Donne pioniere nella lotta e nella ricerca per un pianeta sostenibile

Autrice: Cristiana Spingola (Istituto di Radioastronomia) on behalf of INAF-GREEN

L’eco-sostenibilità è un campo interdisciplinare, che include per esempio la tutela ambientale, la giustizia sociale ed economica per costruire un pianeta più sano. In questo articolo vi proponiamo alcune letture e podcast a cura di professioniste e professionisti della comunicazione ambientale per approfondire il ruolo pionieristico delle donne in questo ambito.

Nella ricerca e lo sviluppo eco-sostenibile della società ci sono state molte donne che hanno svolto ruoli fondamentali, anche in Italia.  Di questo parla il Podcast “She Green”, di Elisabetta Tola (prodotto da Chora media).  Tra le donne pioniere del pensiero e dell’attivismo ambientalista italiana ci sono Elena Croce, la prima persona a fare causa per abusivismo edilizio e Laura Conti (Fig. 1), considerata fondatrice dell’ambientalismo italiano per la sua attività in seguito al disastro di Seveso.

Fig. 1) Laura Conti (credits: Wikipedia)

Anche nel libro “Ragazze per l’ambiente” di Vichi de Marchi e Roberta Fulci si parla di eco-sostenibilità guidata da scienziate italiane attraverso la voce di Barbara Mazzolai (PhD in Ingegneria dei microsistemi e master in Eco-management), la quale è pioniera nel campo dei “plant-inspired robots” e dei “growing robots”, che servono per indagare le proprietà del suolo. In questo libro  si va oltreoceano con la biologa Rachel Carson (Fig. 2), il cui libro “Primavera silenziosa” (1962) ha esposto i pericoli dell’uso di pesticidi, scatenato il movimento ambientalista e portato a cambiamenti significativi nelle politiche che regolano le sostanze chimiche. 

Fig. 2) Rachel Carson fotografata da I. Penn, 1951, Credits: Condé Nast

Nel campo della climatologia si distingue sicuramente Eunice Newton Foote, la quale sperimentando l’interazione tra raggi solari e diversi gas, fu tra i primi scienziati a teorizzare l’effetto serra, la cui comprensione è fondamentale per la lotta alla crisi climatica. Non c’è vita senza acqua e Sylvia A. Earle (biologa marina) è da tempo una sostenitrice della conservazione degli oceani e degli ecosistemi marini, che ha studiato per anni anche con esplorazioni sottomarine pionieristiche. Di Newton Foote, Earle e molte altre potete leggere in “Prime. Dieci scienziate per l’ambiente” di Mirella Orsi e Sergio Ferrari.

Nel contesto dello sviluppo eco-sostenibile della società non si può non nominare la figura, spesso dimenticata, della biologa Wangari Maathai,  la prima donna africana a vincere il premio Nobel per la pace per «il suo contributo alle cause dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace». Il Green Belt Movement, da lei fondato e costituito da donne provenienti da aree rurali, ha piantato più di 45 milioni di alberi di origine indigna e, quindi, sta contribuendo in modo significativo alla conservazione del nostro pianeta Terra.

Sebbene i loro nomi non sempre facciano notizia, sono innumerevoli le donne che hanno avuto un ruolo determinante nel promuovere la ricerca e la pratica della sostenibilità. Questi sono solo spunti per approfondire alcune di queste figure, da giornaliste a scienziate all’avanguardia, i cui contributi stanno rendendo il mondo più vivibile ed equo. 

Referenze:

“Ragazze per l’ambiente” di Vichi de Marchi e Roberta Fulci

“Prime: dieci scienziate per l’ambiente” di Mirella Orsi e Sergio Ferrari

“She Green” podcast a cura di Elisabetta Tola prodotto da Chora

Ultimo aggiornamento: 18 Novembre 2024, 19:10