Efficientamento energetico e decarbonizzazione all’Osservatorio di Arcetri
Autore: Alessandro Barucci (Osservatorio Astrofisico di Arcetri)
Con i fondi del PNRR “M4C2” dedicati al rafforzamento e creazione di infrastrutture di ricerca, nell’ambito del programma STILES “STrenghtening the Italian Leadership in ELT and SKA” assegnato ad INAF, in Arcetri saranno ristrutturati e riqualificati degli edifici da adibire a laboratori, uffici e sale riunione per ricercatori e tecnologi dell’Osservatorio.
Il primo di questi interventi, è la ristrutturazione del “Villino Abetti”, un tempo abitazione del Prof. Giorgio Abetti e della moglie, non utilizzato da parecchi anni, che si trova nella collina di Arcetri in prossimità dell’edificio “Garbasso”, storica sede della Facoltà di Fisica dell’Università di Firenze e, in anni più recenti, sede distaccata del Dipartimento di Astronomia e Fisica.
Rendering archittettonico del progetto (Credits: Alessandro Barucci)
Si tratta di un immobile che si sviluppa su tre livelli, con una superficie calpestabile di 426 m2, da cui saranno ricavati tre laboratori e quattro uffici al secondo livello, una sala riunioni o seminari al terzo livello, da cui si accede ad un’ampia e panoramica terrazza. Il primo livello seminterrato sarà adibito ai servizi igienici, caffetteria e locali tecnici.
Dal punto di vista dell’efficientamento energetico, l’intervento sarà progettato ed eseguito nel rispetto della normativa ambientale locale e nazionale, in particolare dei Criteri Ambientali Minimi e soprattutto nell’applicazione del principio DNSH “Do No Significant Harm”: questo principio prevede che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente ed è fondamentale per accedere ai finanziamenti del RRF.
Nel dettaglio, tra gli interventi architettonici del Villino Abetti, sono previste la coibentazione della copertura e dell’ampia terrazza, la sostituzione degli infissi e l’installazione di un ascensore per l’accesso dei disabili a tutti i livelli. Per gli impianti, saranno sostituiti la caldaia a gas e gli scaldabagno elettrici con sistema di quattro pompe di calore idroniche in cascata, rendendo l’edificio a “emissioni zero”.
L’adeguata qualità dell’aria interna in tutti i locali abitabili sarà garantita da un impianto di ventilazione meccanica controllata. Verranno sostituiti tutti gli attuali punti luce fluorescenti, con nuove lampade a led, dotati un sensore per la regolazione automatica dell’intensità luminosa negli uffici in base alla luminosità che arriverà dall’esterno
Inoltre per l’autonomia energetica dell’edificio, sulle falde del tetto saranno installati pannelli fotovoltaici di potenza totale 15 kW, dotati di tecnologia a microinverter, che ottimizza il rendimento dei singoli pannelli e riduce il calo di potenza del sistema in caso di guasto.
Rendering archittettonico del progetto (Credits: Alessandro Barucci)
L’importo dei lavori delle attività sopra indicate è stato quantificato in poco meno di 1.000.000 euro; la procedura d’appalto è in fase avanzata, la consegna dei lavori è prevista entro l’estate e la fine dei lavori entro marzo 2025.
Con l’esperienza acquisita nella progettazione dell’intervento del Villino Abetti, sono state individuate una serie di opere su tutti gli altri numerosi edifici del complesso dell’Osservatorio, da realizzarsi con gli stessi obiettivi di efficientamento e decarbonizzazione.
Alcuni di questi interventi, in particolare l’installazione di pannelli solari e delle coibentazioni a cappotto, sono più complicati perché da applicare su edifici di grande valore architettonico o simbolico quali l’Osservatorio stesso, soggetti a vincolo dei beni culturali e quindi ai pareri della Soprintendenza. Altri interventi invece, che riguardano la sostituzione degli impianti termici con pompe di calore o delle luci a neon o che comunque non hanno impatti sull’estetica delle strutture, sono più veloci e facili.
La loro effettiva realizzazione, infine, sarà programmabile in base alla disponibilità dei fondi edilizia di INAF o ai finanziamenti ed incentivi statali, quali ad esempio il “Conto Termico” del GSE “Gestore Servizi Energetici”, erogati alle Pubbliche Amministrazioni per realizzare i propri obiettivi di sostenibilità, razionalizzazione della spesa ed efficienza nella gestione del proprio patrimonio immobiliare.
Ultimo aggiornamento: 25 Giugno 2024, 18:28